La Calabria, a differenza di quanto farebbero pensare antichi e nuovi stereotipi, custodisce testimonianze di una cultura del lavoro diffusa sul territorio con un profilo manifatturiero e agroalimentare tutt’altro che trascurabile.
Manifesto
Non sono poche le aziende che, grazie a un’accorta innovazione, sono riuscite a conciliare nel tempo tradizione e resistenza sul mercato. Divenendo “volti nobili” del Mezzogiorno italiano, in alcuni casi anche per aver già superato secoli di lavoro e ininterrotte attività produttive.
Documenti, apparecchiature, reperti e strumenti conservati e organizzati per la fruizione pubblica rappresentano perciò occasioni preziose per incontrare una pluralità di territori e le peculiarità di vari comparti. Per contribuire a far conoscere meglio una Calabria certamente difficile ma non per questo estranea ai processi di modernizzazione e a originali percorsi di innovazione e crescita sociale.
Sudheritage si propone come interlocutore con le istituzioni e in sinergia con l’associazionismo per progettare e costruire azioni mirate e strutturali lungo tre direttrici: rafforzare i musei di impresa esistenti; favorire la costruzione di nuovi musei da parte di aziende che detengono un patrimonio culturale e storico da valorizzare; costruire azioni trasversali di promozione e diffusione della rete dei musei di impresa e tutte le connessioni e convergenze con gli altri
attrattori territoriali. C’è anche, al fondo, l’obiettivo quanto mai importante di testimoniare l’equazione impresa-cultura. Con i loro percorsi peculiari e anche molto differenti, le aziende di Sudheritage attestano che in ogni caso quella delle imprese è, senza retorica, pure una storia di valori, di visione, di saper fare e del fare bene.
Scevra da nostalgie, l’iniziativa è quindi rivolta dichiaratamente al futuro, a partire da esempi concreti di capacità, creatività e tenacia, per guardare avanti con ottimismo, determinazione e voglia di fare.
Perché mettere in luce percorsi di attività di ricerca e innovazione, impegno per la qualità e attenzione alla sostenibilità e all’ambiente può contribuire, oltre che a riempire i tanti deficit di narrazione della storia del lavoro in Calabria a orientare significative traiettorie di evoluzione e slancio verso il futuro.